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Lo Stato delle Comore (Union des Comores), è una repubblica federale dell'Africa orientale, che ha per capitale Moroni e si trova nell'Oceano Indiano, a nord del Canale di Mozambico, tra il Madagascar e la costa orientale africana. Ex colonia francese, lo Stato delle Comore è formato da tre delle quattro isole principali dell'Arcipelago delle Comore: Grande Comore (Ngazidja, 1 148 kmq), Anjouan (Nzwani, 424 kmq), e Mohéli (Mwali, 290 kmq). Mayotte (Maore), una quarta isola facente parte dell'arcipelago, ma non dello stato, ha rifiutato l'indipendenza ed è ancora una collettività territoriale francese. L'interno delle isole, che sono di origine vulcanica, varia dalle montagne ripide alle basse colline e bianche spiagge. Il Karthala (2316 mt) sull'isola di Grande Comore è un vulcano ad oggi ancora attivo. Le città principali sono la capitale Moroni (su Grande Comore); Mutsamudu (sull'isola di Anjouan), e Fomboni (su Mohéli).

Etimologia
Isole Comore è la traduzione dell'espressione araba جزر القُمُر, Giazir al-Qumr, che significa "isole della Luna", ma anche (ed è questa ovviamente l'etimologia corretta) "isole del Madagascar", in quanto nel Medioevo gli arabi chiamavano il Madagascar "luna".

Storia
Le Comore rimasero disabitate fino al VI secolo quando furono popolate da genti bantu provenienti dalle prospicienti coste africane. In questa fase l'organizzazione sociale era basata sulla famiglia e sul villaggio.
Successivamente, a partire dal IX secolo le Comore furono invase da arabi shirazi, che vi fondarono dei sultanati, il più importante dei quali ad Anjouan, e sottomisero la popolazione bantu.
Nel Cinquecento anche i Malgasci si insediarono nelle Comore, in particolare a Mayotte, dove tuttora si parla malgascio.
Gli esploratori portoghesi visitarono l'arcipelago nel 1505. Arrivarono poi i francesi, gli olandesi e gli inglesi.
Le Comore in quest'epoca furono una base per la tratta degli schiavi, condotta sia dagli arabi che dagli europei.
Per gli europei erano inoltre una tappa sulla rotta dal Capo di Buona Speranza verso il Golfo Persico, l'India e le Indie Orientali.
Inoltre furono anche la base per i pirati che intercettavano le navi sulle rotte sopra descritte.
I sultanati riuscirono a mantenersi indipendenti, pur facendo concessioni agli europei.
Tra il 1841 e 1912 la Francia conquistò i sultanati e pose le isole sotto l'amministrazione del governatore generale del Madagascar.
Più tardi, coloni francesi, compagnie commerciali francesi e ricchi mercanti arabi costruirono un'economia fondata sulle piantagioni che tuttora sfrutta circa un terzo del territorio delle Comore per la coltivazione di prodotti da esportazione.
Nel 1973 fu raggiunto un accordo con la Francia per ottenere l'indipendenza nel 1978, ma il 6 luglio 1975 il parlamento comoriano approvò una risoluzione con la quale fu dichiarata l'indipendenza, con l'astensione dei deputati di Mayotte, che rimase sotto il controllo francese. In due referendum, nel dicembre 1974 e nel febbraio 1976, la popolazione di Mayotte votò contro l'indipendenza dalla Francia (rispettivamente con il 63.8% e il 99.4% dei voti).
Nel 1997, le isole di Anjouan e Moheli dichiararono la loro indipendenza dalle Comore. Un tentativo successivo del governo di ristabilire il controllo sulle isole ribelli con la forza fallì e di conseguenza l'Unione Africana, sotto gli auspici del Presidente Thabo Mbeki del Sudafrica, portò avanti le trattative per arrivare ad una riconciliazione. Questa portò all'autonomia governativa per ciascuna isola, e un governo federale per le tre isole. All'inizio del 2005 venne approvata la Loi des compétences, una legge che definisce le responsabilità di ciascun organismo di governo, attualmente in corso di perfezionamento.



Idrografia
Le Isole Comore sono uno Stato areico.

Clima
Tropicale.


Demografia
Le seguenti statistiche demografiche sono tratte dal CIA Factbook e risalgono al 2009.
Popolazione: 752.438%
Crescita annua: 2,77‰
Incremento naturale: 27,6‰
Natalità: 35,2‰
Mortalità: 7,6‰
Fecondità: 4,84‰
Mortalità infantile: 66,57‰
Speranza di vita(anni): M 61,1 F 65,9


Etnie
I comoriani che abitano la Grande Comore, Anjouan, e Moheli (86% della popolazione) hanno un'origine etnica mista arabo-africana.

Religione
Nella grande maggioranza i comoriani sono di cultura arabo-islamica, tranne una significativa minoranza sull'isola di Mayotte (i Mahorais) costituita da cattolici fortemente influenzati dalla cultura francese. L'unica circoscrizione ecclesiastica cattolica presente è il Vicariato apostolico delle Isole Comore, che ha sostituito il 1º maggio 2010 la precedente amministrazione apostolica eretta nel 1975. Si contano circa 6.000 fedeli molti dei quali immigrati e cittadini francesi.

Lingue
La lingua più diffusa è lo shikomor o comorino, un dialetto swahili, ma sono parlati anche il francese, l'arabo e il malgascio. Circa il 57% della popolazione è istruita nell'alfabeto latino, la restante parte nell'alfabeto arabo.

Cultura
Famose in tutta l'Africa del sud, le barche tradizionali comoriane, chiamate djahazi, sono oggi oggetto di una rivalutazione storica e culturale. Nel giugno del 2009, l'artista romano Paolo W. Tamburella ha esposto la djahazi nel corso della 53° Biennale d'Arte di Venezia, in rappresentanza delle Isole Comore.


Suddivisioni amministrative
Ciascuna delle tre isole principali (Grande Comore, Anjouan e Moheli) costituisce una unità amministrativa indipendente, con un proprio presidente eletto; le strutture amministrative centrali hanno scarsi poteri.
Le unità amministrative di secondo livello sono i municipi; ogni isola ha uno o due municipi:
Municipi di Anjouan: Domoni, Mutsamudu
Municipi di Moheli: Fomboni
Municipi di Grande Comore: Moroni


Città principali
La capitale delle Comore è Moroni ed è anche la città più popolosa con 49.000 abitanti (2009; dati CIA Factbook).


Politica

Dopo un prolungato periodo di instabilità politica attualmente il Governo comoriano gode di un solido equilibrio raggiunto attraverso un processo di riconciliazione nazionale che si sta consolidando, e sta adottando rigorose politiche finanziarie per valorizzare le enormi potenzialità economiche dei suoi territori e per migliorare il clima generale della attività imprenditoriale, soprattutto straniera. Le Comore infatti, per la prima volta, figurano nella pubblicazione annuale delle “Prospettive Economiche in Africa 2010”. Questo rapporto (pubblicato congiuntamente dalla Banca Africana dello Sviluppo (BAD), dal Centro di Sviluppo dell’OCDE e dalla Commissione Economica per L’Africa - CEA) copre lo sviluppo economico, sociale e politico in 50 paesi dei 53 paesi del continente.

In particolare, il sostegno dalle autorità comoriane in favore del miglioramento delle opportunità imprenditoriali e delle condizioni favorevoli agli investimenti esteri è stato in concreto realizzato tramite l’introduzione di misure legislative mirate a favorire l'ingresso di nuovi investimenti produttivi nel paese  che prevedono, tra l’altro, un certo numero di vantaggi fiscali (al  riguardo, la L. n. 07-0010/del 31 agosto 2007 - c.d. "Codice degli Investimenti che prevede la defiscalizzazione degli utili di impresa fino a dieci anni)".

Inoltre, in questo nuovo contesto di apertura ad una rinnovata mentalità di sviluppo economico, l’Unione delle Comore può vantare la stipulazione di accordi con organizzazioni internazionali (tra le altre: Unione Europea, Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, UNESCO) che prevedono lo stanziamento di fondi per i progetti di sviluppo nelle varie aree tematiche di interesse.

Economia
Nel 2004 il prodotto interno lordo ammontava a 367 milioni di dollari USA, pari ad un PIL di 620 dollari pro capite. Il paese, che culturalmente può considerarsi il punto di incontro tra la cultura araba con quella swahili è povero e sovrappopolato e le risorse economiche principali sono i prodotti dell'agricoltura (vaniglia, sisal, noci di cocco, copra, ylang-ylang, cereali, patate dolci, riso, manioca), l'allevamento e la pesca. La manioca, le patate dolci ed il riso vengono coltivati per l 'alimentazione locale, ma la gran parte dei generi alimentari delle isole sono importati. L'ylang – ylang ( un olio essenziale) la vaniglia, la copra (polpa di noce di cocco essiccata), il sisal ed il caffè sono destinati all'esportazione.
Con riguardo alla pesca, le Comore dispongono di un immenso potenziale alieutico, grazie anche alle acque calde che consentono di praticare la pesca tutto l'anno, soprattutto da novembre a maggio. In particolare è favorita la pesca di altura: tonno, pesce spada, marlin nero, squalo sono tra le varietà più note di pesci che popolano le acque delle Comore oltre a molluschi e pregiati crostacei (ad es. aragoste).
Le foreste ricoprono il 2,2% del territorio comoriano e forniscono un modesto quantitativo di legname da costruzione, soprattutto su Grande Comore. Il settore primario fornisce il 41% (2004) del prodotto interno lordo , occupando il 77 % (1990) della popolazione attiva.
Nel 2000 il valore totale delle esportazioni è stato di 6,86 milioni di dollari.

Ambiente
Tra i principali problemi ambientali che le isole Comore devono affrontare i più gravi sono rappresentati da deforestazione e degrado del suolo. Il 59,2% (2003) del territorio è coltivato e il depauperamento e l'erosione del suolo sono il risultato della coltivazione sulle pendici senza l'opportuna creazione di terrazze.